Non si può.

Te lo dico subito così tagliamo la testa al toro… spero no ti fossi illuso! Purtroppo ogni giorno nel momento in cui si inizia a parlare di budget per promuovere l‘ecommerce, noto SEMPRE una faccia di delusione…

Sembra quasi che a internet sia associato il concetto di “Tutto Gratis”.

Non è così… di sicuro per i pionieri è stato un canale molto economico, questo si, ma ad oggi… beh, sei arrivato un po‘ tardino per sperare sia ancora così!

Quello che di sicuro devi tenere presente è che ci sono sistemi di creare traffico a basso costo, in termini di costi “monetari”, ma ad alto costo “umano” ovvero in termini di tempo, e sistemi per creare traffico in maniera profilata e veloce che pero‘ hanno un costo “economico” da sostenere.

Per farti un esempio, nel mondo “reale” puoi decidere di stampare 100.000 volantini, fare radio o TV, oppure puoi andare casa per casa tu stesso a parlare e convincere le persone. Ovviamente la seconda ha dei costi vicini allo zero, ma ti “blocca” troppe ore e sposta il raggiungimento dei tuoi risultati molto in la nel tempo.

Nel mondo degli ecommerce non cambia nulla. Ci sono delle strategie a lungo termine che se gestite internamente possono avere dei costi molto bassi tipo:

  • Ottimizzare le schede prodotto per comparire nella parte gratuita di Google
  • Realizzare un blog collegato a quello che vuoi vendere
  • Fare attività sui social
  • Frequentare tutti i forum di settore in maniera attiva
  • Creare degli eventi offline

Ti consiglio di iniziare a lavorare da subito sulle prime due. Per il primo punto, a mio avviso, è fondamentale partire con il piede giusto perché ti farà risparmiare un bel po‘ di soldi nel futuro. Per quanto riguarda il Blog invece devi puntare a creare contenuti di qualità per almeno 12 mesi e poi iniziare a tirare le conclusioni, quasi sempre è un canale che dà buoni risultati se ben fatto.

La seconda strada è quella di lavorare sui classici canali a pagamento su cui investono il 99% delle aziende e che offrono risultati immediati e possiamo raggrupparli in alcune macro categorie :

  • Strumenti di ricerca online (es. AdWords, Google Shopping)
  • Sistemi di comparazione (es. TrovaPrezzi, Kelkoo, Twenga)
  • Sistemi display (es. Facebook ADS, Banner, Remarketing)
  • Uso di marketplace (es.  Amazon, eBay, Kirivo)
  • MailMarketing (es. Newsletter, Followup, Mail Automation)

Ogni canale performa in maniera diversa in base ai prodotti e al target sul quale dovrà andare ad impattare. Per cui è molto importante capire con che ordine e con che investimenti attivare i vari canali.